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Arriva Galileo. Galileo è uno che si presenta tutto tirato che
pare un damerino. Ha due baffi attorcigliati che sembrano due
punte di spada. Quando si muove, sembra di pietra. Ha le ghette.
Sempre gira col bastone e la bombetta. E’ proprio fuori posto qui. E’
il commissario straordinario e vuole che lo chiamino commissario
straordinario.
Fortunato gli sta al fianco in silenzio, poi quando è
via decide lui sul momento. Alloggia all’Aquila Nera.
Passa più ore lì seduto a tavolino che in municipio.
Ha sempre un baffo in mano, ora quello destro
ora quello sinistro. Le due ostesse giovani ma
stagionate gli girano attorno, che hanno ancora
da accasarsi. Chissà che non gli caschino in un
occhio! Lui ha già qualche capello grigio, ma
non fa niente...